Matteo 26,14-46

Il prezzo del tradimento
14 Allora uno dei dodici, di nome Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti, 15 e disse loro: «Quanto mi volete dare, perché io ve lo consegni?». Ed essi gli contarono trenta sicli d'argento. 16 E da quell'ora egli cercava l'opportunità di tradirlo.

La cena pasquale
17 Or il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si accostarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti apparecchiamo per mangiare la Pasqua?». 18 Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: "Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua in casa tua con i miei discepoli"». 19 Allora i discepoli fecero come Gesù aveva loro ordinato e apparecchiarono la Pasqua. 20 E quando fu sera, egli si mise a tavola con i dodici; 21 e, mentre mangiavano, disse: «In verità vi dico che uno di voi mi tradirà». 22 Ed essi si rattristarono grandemente, e ciascuno di loro prese a dirgli: «Sono io quello, Signore?». 23 Ed egli, rispondendo, disse: «Colui che ha intinto con me la mano nel piatto mi tradirà. 24 Il Figlio dell'uomo certo se ne va secondo che è scritto di lui; ma guai a quell'uomo per mezzo del quale il Figlio dell'uomo è tradito! Sarebbe stato meglio per lui di non essere mai nato». 25 E Giuda, colui che lo avrebbe tradito, prese a dire: «Maestro, sono io quello?». Egli gli disse: «Tu l'hai detto!». 26 Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane e lo benedisse, lo ruppe e lo diede ai discepoli e disse: «Prendete, mangiate; questo è il mio corpo». 27 Poi prese il calice e rese grazie, e lo diede loro dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue, il sangue del nuovo patto che è sparso per molti per il perdono dei peccati. 29 Ed io vi dico, che da ora in poi io non berrò più di questo frutto della vigna, fino a quel giorno in cui io lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio». 30 E, dopo aver cantato l'inno, se ne uscirono verso il monte degli Ulivi.

Pietro avvisato
31 Allora Gesù disse loro: «Voi tutti questa notte sarete scandalizzati per causa mia, perché sta scritto: "Percuoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse". 32 Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea». 33 Allora Pietro, rispondendo, gli disse: «Quand'anche tutti si scandalizzassero per causa tua, io non mi scandalizzerò mai!». 34 Gesù gli disse: «In verità ti dico che questa stessa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». 35 Pietro gli disse: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò in alcun modo». Lo stesso dissero anche tutti i discepoli.

Gesù nel Getsemani
36 Allora Gesù andò con loro in un luogo, chiamato Getsemani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». 37 E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e grande angoscia. 38 Allora egli disse loro: «L'anima mia è profondamente triste, fino alla morte; restate qui e vegliate con me». 39 E, andato un poco in avanti, si gettò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice; tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi tu». 40 Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano, e disse a Pietro: «Così non avete potuto vegliare neppure un'ora con me? 41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione; poiché lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 42 Si allontanò di nuovo per la seconda volta e pregò, dicendo: «Padre mio, se non è possibile che questo calice si allontani da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà!». 43 Poi, tornato di nuovo, li trovò che dormivano, perché i loro occhi erano appesantiti. 44 E, lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, dicendo le medesime parole. 45 Ritornò poi dai suoi discepoli e disse loro: «Da ora in poi dormite pure e riposatevi; ecco l'ora è giunta e il Figlio dell'uomo è dato nelle mani dei peccatori. 46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino».

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